05/05/2020

Carissima Laura, Salvatore Ferraro mi ha comunicato, poco fa, la scomparsa ieri della Tua adorata mamma, la mia amica Annamaria. Ti confesso che non sono riuscito a trattenere la mia commozione e le lacrime per l’affetto, la stima e l’ammirazione che ho nutrito, da sempre, per Lei,  per la classe, l’intelligenza, il garbo, la fermezza e la misura che esprimeva in tutte le Sue relazioni umane. E, perché no?, per l’amore e per la pazienza, con cui è stata vicina, per tanti anni, ai figli e al marito. A Ettore, una persona insostituibile e un maestro unico,  al quale sono legato da  sentimenti di comunanza morale, ideale ed intellettuale. Nonché da una imperitura riconoscenza per come sia stato, non solo per me, negli anni del liceo e successivamente, una salda guida formativa e culturale, nella difesa dei valori della libertà, della giustizia sociale e della democrazia. Avverto tutto il Vostro dolore, Tuo, di Ettore e di Massimiliano, reso più acuto, in me, dall’impossibilità di esserVi anche fisicamente vicino, nella triste ora del distacco terreno da Annamaria. Mi stringo a Voi con un forte e fraterno abbraccio di conforto, di solidarietà e di partecipazione, ma con l’animo in una pena profonda, per questa litania di sofferenze che sembra non finire mai. Raffaele

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