20/06/2016

Una raffinatissima lunch reception ha concluso, a Sorrento, nell’incanto di Palazzo Marziale, la manifestazione di presentazione del pamphlet di Raffaele Lauro “Il Palazzo Marziale di Sorrento”, sotto l’accorta regia di Paola Savarese Ravenna. L’evento è stato onorato dalla partecipazione di autorità locali, rappresentanti istituzionali, manager, personalità della cultura, giornalisti, blogger e amici dei padroni di casa, provenienti anche da Roma e dall’Argentina. Nel loro indirizzo di benvenuto, Salvatore e Paola Ravenna hanno voluto sottolineare il valore dell’iniziativa, finalizzata ad esaltare, in termini di qualità, l’offerta turistica sorrentina. Hanno portato il saluto e la condivisione delle rispettive amministrazioni comunali, il sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, il neo-sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, e il vice sindaco di Massa Lubrense, Giovanna Staiano. Ha coordinato l’incontro pre-conviviale, Antonino Pane, già capo redattore de “Il Mattino”, il quale ha lanciato una precisa proposta agli altri imprenditori alberghieri di Sorrento e della Penisola Sorrentina: “Questa benemerita iniziativa non può rimanere isolata, come un fiore prezioso nel deserto, ma deve diventare la prima di una lunga serie, puntando ad una collana di pamphlet di analoga fattura, nei contenuti rigorosi e nell’elegante veste editoriale, plurilingue, sui numerosi palazzi patrizi sorrentini. In modo da consentire agli ospiti di Sorrento di riportare, alla fine del loro soggiorno, un prezioso documento tascabile, di facile lettura, che illustri la storia di quelle nostre prestigiose residenze, adibite all’arte dell’accoglienza”. Ha preso la parola, infine, Raffaele Lauro, il quale ha ricordato l’antico vincolo di affetto che lo lega, da decenni, ai padroni di casa, e ha esaltato il rapporto sinergico tra cultura e turismo, tra cultura e gastronomia: “La cultura di un territorio non può essere confinata in un museo o in una biblioteca, che, pur essendo importanti, come custodi del passato, non esauriscono la dimensione spirituale di una comunità speciale, dal punto di vista antropologico, come la nostra. A maggior ragione, in una terra, che ha fatto dell’arte dell’accoglienza, da secoli, il suo specifico socio-economico, il nostro patrimonio identitario si arricchisce anche del rapporto con le colture del territorio e con il legame strettissimo con la qualità e la varietà del cibo, offerto agli ospiti di tutto il mondo”. Il fastoso lunch, ideato e preparato dal giovane chef Andrea Napolitano, ha suggellato una indimenticabile festa sorrentina, veramente di classe e insieme sobria, come nello stile della casa.

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