13/12/2022

Carissimo Maurizio, la scomparsa di Tuo padre Carlo, alla sua veneranda e benedetta età, quasi sacrale, segna un vuoto incolmabile nella storia, culturale e sociale, della nostra capitale e del paese intero. Testimone, diretto e prezioso, di eventi storici e artistici, immortalati dalla sua macchina fotografica, che sarebbero andati altrimenti perduti! Ora reperti senza tempo, pur sempre rievocativi di attimi fuggitivi di gioia o di dolore! Il maestro Carlo Riccardi, maestro per eccellenza, è stato un gigante dell’arte, non solo in campo fotografico, ma anche un raro esempio di sensibilità umana, di gusto e di amore per la bellezza, in tutte le forme estetiche e in tutte le incarnazioni materiali. È stato anche un gigante di humanitas, specie nei rapporti interpersonali, sia con il mondo della politica alta (i palazzi del potere!), sia con la realtà quotidiana della gente comune. Ogni immagine, da lui catturata e preservata amorevolmente da Te, figlio custode, quasi sacerdotale, del suo inestimabile archivio, si rivela il frutto maturo di decenni di lavoro, rigoroso, puntuale, essenziale, senza orpelli e senza sbavature, e svela non solo un irripetibile metodo professionale, ma insieme un ricco mondo interiore, una dimensione poliedrica, sempre legata ai valori della persona umana e a quella di una comunità di creativi, vibrante di passioni, di idee, di progetti e di ispirazioni. Resterà, con la sua eredità artistica e il suo lascito morale, documento e memoria di eventi storici della nostra storia nazionale, nella mente e nel cuore di tutti, anche delle future generazioni. Mi inchino deferente a tanta maestosa prova di divina rivelazione e mi stringo, caro Maurizio, a Te, in un abbraccio fraterno, pieno di ammirato stupore!

Raffaele

Roma, 13 dicembre 2022

Biografia di Carlo Riccardi

https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Riccardi

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