05/01/2015

di Raffaele Lauro

Dopo quasi tre anni, di nuovo, il maledetto infarto, strappa alla cultura e all’arte, dopo Lucio Dalla (1 marzo 2012), Pino Daniele (4 gennaio 2015). Due artisti straordinari, autentici, puri, innamorati di Napoli e della musica. Lo “zingaro” di Bologna, legato a Sorrento, e il “nero a metà”, legato alla Maremma, appartengono, per l’innovativa creatività musicale, fatta di tante contaminazioni, con le radici sempre affondate nella canzone napoletana, al “cuore” del mondo. La loro consonanza spirituale è rappresentata dall’interpretazione di “Caruso”, cantata da Daniele, accompagnato dalla sua magica chitarra, come omaggio alla memoria di Dalla. Un’interpretazione che suscita i brividi! Riascoltarla, oggi, aiuta a capire la loro poetica e il loro mondo d’amore, così affini.

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